andrea ingleseAndrea Inglese (1967) originario di Milano, vive nei pressi di Parigi. È uno scrittore e traduttore. È stato docente di filosofia al liceo e ha insegnato per alcuni anni letteratura e lingua italiana all’Università di Paris III. Ha pubblicato uno studio di teoria del romanzo L’eroe segreto. Il personaggio nella modernità dalla confessione al solipsismo (2003) e la raccolta di saggi La confusione è ancella della menzogna per l’editore digitale Quintadicopertina (2012). Ha scritto saggi di teoria e critica letteraria, due libri di prose per La Camera Verde (Prati / Pelouses, 2007 e Quando Kubrick inventò la fantascienza, 2011) e sette libri di poesia, l’ultimo dei quali, Lettere alla Reinserzione Culturale del Disoccupato, è apparso in edizione italiana (Italic Pequod, 2013), francese (NOUS, 2013) e inglese (Patrician Press, 2017). Nel 2016, ha pubblicato per Ponte alle Grazie il suo primo romanzo, Parigi è un desiderio (Premio Bridge 2017). Nella collana “Autoriale”, curata da Biagio Cepollaro, è uscita Un’autoantologia Poesie e prose 1998-2016 (Dot.Com Press, 2017). Ha curato l’antologia del poeta francese Jean-Jacques Viton, Il commento definitivo. Poesie 1984-2008 (Metauro, 2009). È uno dei membri fondatori del blog letterario Nazione Indiana. È nel comitato di redazione di alfabeta2. È il curatore del progetto Descrizione del mondo (www.descrizionedelmondo.it), per un’installazione collettiva di testi, suoni & immagini.
Auguri!
C’ è un futuro, quando le riviste sono di accesso facile, per sempio in chiosco.
E’ molto importante che sia segnalato la presenza viva delle riviste culturali nei giornali. A proposito come leggo prima di tutto le pagine di cultura della Repubblica, quando compro il giornale, ho visto due volte il nomine della rivista alfabeta2 et propio dedicare uno spazio a un articolo.
uh uh vale la pena di prendere un treno, ci vediamo a Torino :)
ma il treno, da dove?
capisci bene che la misura del tuo entusiasmo non è chiara, sebbene ci appaghi.
ciao
Ricordo che Andrea Inglese è anche in “Nazione indiana” – che è essa pure una rivista. Giusto?
ciao giulio,
ovviamente parleremo anche di rete, e di nazione indiana (di cui Tiziano Scarpa è uno dei fondatori), ma al centro della discussione ci sarà il progetto cartaceo, apparentemente rilanciato in questi mesi (Il Primo Amore da qualche anno), nonostante possa sembrare una soluzione un po’ fuori (dal) tempo.