in vetrina [shots]
di Franco Arminio
1.
e adesso a sinistra
compagni
basta con questa storia
dei mercati
delle perdite e dei guadagni.
2.
ormai ci è rimasta
solo la morte
è il nostro unico capitale
la destinazione più chiara,
il corpo per aria
l’anima nella bara.
3.
vendesi
terracarne.
rivolgersi ad arminio
alto e fragile, d’alluminio.
[la foto in apertura è dell’autore]
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piaciuto il secondo shot
Franco Arminio dà un’impronta alla mia malinconia,
non avevo più la fiamma, la luce,
circondata da un ambiente soffocante,
senza speranza
e propio in questi giorni dove il mio paese di cuore
era costretto a povertà ho visto la bara dove riposava
la mia giovezza,
qualcosa ha cambianto
e ho l’impressione di non avere più da fare
con un mondo di infelicità promesso a tutto,
il rifugio rimane i libri, la natura, la poesia
Ecco il confine, quando non ha più il desiderio di lottare,
si abbandona al ritmo della natura, al ciclo del cielo,
più attore, ma testimonio…
a proposito qualcuni faccia notare alla Santanchè,colei la quale sabato dichiarando solennemente di non aver voglia di partecipare a un funerale politico,per ribadire il concetto ha detto di non aver voglia di mettersi in grisaglia,che si dice gramaglie.Tutta vita,comunque
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