Poesie
di Franco Buffoni
Il terzino anziano
Erano invecchiati
anche quelli della sua età
con la barba verde tra i piedi
e l’odore di maglia a righe,
ma lui restava
in difesa
pesante, a sentirsi i figli
crescergli contro
e vendicarsi.
Adidas
Così stanco ravviva la pista
Con la mollezza di gambe
Amaranto
Disegna ritorni
Rilascia in cerchio le ultime
Sciabolate di arti
Ed è sull’erba la sola rientranza
Dei fianchi la vita si muove
Con gli occhi serrati di luce.
Ansimando poi meno urgente
Si rivolta appoggiando il ginocchio
Il gomito ripiegato,
Guarda l’altro da poco sdraiato
E risorgono appoggiati di spalle
Parlandosi di nuche quasi guance
Con un vero scherzo allacciando
Le braccia e restando
Uniti
Fanno rifanno e fanno
Capriola.
Come un polittico
Come un polittico che si apre
E dentro c’è la storia
Ma si apre ogni tanto
Solo nelle occasioni,
Fuori invece è monocromo
Grigio per tutti i giorni,
La sensazione di non essere più in grado,
Di non sapere più ricordare
Contemporaneamente
Tutta la sua esistenza,
Come la storia che c’è dentro il polittico
E non si vede,
Gli dava l’affanno del non-essere stato
Quando invece sapeva era stato,
Del non avere letto o mai avuto.
La sensazione insomma di star per cominciare
A non ricordare più tutto come prima,
Mentre il vento capriccioso
Corteggiava come amante
I pioppi giovani
Fino a farli fremere.
Ho molto apprezzato questi versi tersi e cadenzati, musicali e commoventi.
COME UN POLITTICO è molto, molto bella – e profondamente umana.
Grazie, caro Antonio. “Come un polittico” nacque dopo un viaggio in Spagna. Da tempo volevo scrivere una poesia che registrasse quel passaggio, presente nella vita di ciascuno di noi, in cui non riusciamo più a contenere in un solo pensiero la nostra esistenza trascorsa. E cominciamo a procedere per tranche de vie, per segmenti separati. Perché l’estate del 2002 ci si confonde con quella del 99 o con quella del 2003. Cominciamo ad avere troppa vita alle spalle, o più vita alle spalle di quanta non ne abbiamo dinanzi.
Ma non ci riuscivo: mi mancava l’immagini, la similitudine, la metafora… Quando la trovai, per l’appunto in Spagna, la poesia nacque in un momento. Il polittico (o il trittico) s’apre solo nella grandi occasioni…
Quella del polittico sembra in effetti uno status in cui immedesimarsi.