Sopravvissuti alla shoah contro i massacri di Gaza
di Antonio Sparzani
Forse tra i più titolati a celebrare un giorno della memoria sono i sopravvissuti alla barbarie nazista e i loro diretti discendenti. Per fortuna molti di loro si sono accorti che la barbarie può continuare se non ci si affretta a riconoscerla e a smascherarla. Per questo esiste il sito http://ijsn.net/ , nel quale la sigla è l’acronimo di International Jewish Anti-Zionist Network. Quella che segue è una non molto elegante ma corretta traduzione di quanto appare sul loro sito, a questo indirizzo:
In quanto sopravvissuti ebrei e discendenti di sopravvissuti del genocidio nazista, noi condanniamo senza equivoci il massacro di Palestinesi a Gaza e la contestuale occupazione e colonizzazione della Palestina storica. Condanniamo inoltre gli Stati Uniti per aver fornito a Israele i fondi per portare avanti l’attacco e più in generale gli stati dell’occidente per il loro uso della forza diplomatica per proteggere Israele dalla condanna. Il genocidio comincia con il silenzio del mondo.
Siamo allarmati dall’estrema e razzista de-umanizzazione dei Palestinesi nella società israeliana, che ha raggiunto un tono febbrile. In Israele i politici e i politologi, nel Times israeliano e nel Jerusalem Post, invocano apertamente il genocidio palestinese e gli israeliani di destra adottano simboli nazisti.
Siamo inoltre disgustati e oltraggiati dall’abuso da parte di Elie Wiesel della nostra storia in queste pagine per giustificare l’ingiustificabile: lo sforzo complessivo di Israele di distruggere Gaza e l’assassinio di più di 2000 Palestinesi, comprese varie centinaia di bambini. Nulla può giustificare il bombardamento di rifugi delle Nazioni Unite, di case, ospedali e università. Nulla può giustificare che si privi la gente di acqua e di elettricità.
Dobbiamo levare collettivamente la nostra voce e usare le nostre forze per porre fine a tutte le forme di razzismo, incluso il genocidio in atto del popolo Palestinese. Chiediamo che finisca immediatamente l’assedio e il blocco di Gaza. Chiediamo un pieno boicottaggio economico, culturale e accademico di Israele.“Mai più” deve voler dire “Mai più per nessuno”!
La lista di 359 firme, che trovate nel link citato, si apre con quella di
Hajo Meyer, sopravvissuto di Auschwitz, Olanda.
Non c’è dubbio che la politica israeliana vada stigmatizzata per i suoi atti persecutori e la questione palestinese seriamente affrontata e risolta. Ma se vogliamo davvero “porre fine a tutte le forme di razzismo” occorre rifiutare con chiarezza anche l’antisemitismo che spesso caratterizza i movimenti filopalestinesi.
La memoria dovrebbe tener viva la certezza che certe stragi non si ripetano più. “Dovrebbe” perché forse oggi ne tiene accesa solo la speranza. Per classe IVXB Istituto Virgilio, Milano.
Sembra una delle poche cose non risolvibili entro l`orizzonte degli eventi.Anche se al tempo di Rabin qualche speranza ancora si poteva ancora coltivare. E` la ferita aperta del mondo
http://youtu.be/Ahr4KFl79WI
[…] In quanto sopravvissuti ebrei e discendenti di sopravvissuti del genocidio nazista, noi condanniamo senza equivoci il massacro di Palestinesi a Gaza e la contestuale occupazione e colonizzazione della Palestina storica … … … continua qui […]