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Audre Lorde: una giornata-dibattito, una poesia

Audre-Lorde

Padre Figlio e Spirito Santo

Non ho mai visto la tomba di mio padre.
Non che la sentenza dei suoi occhi sia mai stata cancellata.
Né le impronte delle sue mani grosse
Sulle maniglie delle nostre porte, a sera,
Un mezzo giro ogni notte e lui veniva
Fosco degli affari del mondo
Massiccio e silenzioso come il desiderio di tutto un giorno, pronto
A ridefinire ciascuna delle nostre forme –
Questo, adesso, le maniglie delle porte
Aspettano, e non ci riconoscono quando passiamo.

Ogni settimana una donna differente
Regolare come il cicchetto che beveva ogni sera
Rasa il prato che la sua fissità ha coltivato
Chiamandolo erba. Ogni settimana
Una donna differente ha la faccia di mia madre
E lui, che il tempo tiene
Immutato
Deve ben stupirsi, lui che non conobbe e amò che una.

Mio padre è morto in silenzio, amando il creato
E le risposte definite.
Visse immobili sentenze sulle cose familiari
E morì, sapendo un quindici gennaio di quell’anno me.

È perché non voglio andare in polvere che
Non ho mai visto la tomba di mio padre.

 

 

*

 

(Testo originale: Father, Son and Holy Ghost. Traduzione mia. rm)

 

*

Audre Lorde: strumenti per l’oggi

Sabato 21 febbraio

Il Giardino dei Ciliegi, via dell’Agnolo 5, Firenze

 

con
Clotilde Barbarulli, Giovanna Covi, Sonia Sabelli, Vincenza Perilli,
Barbara Bonomi Romagnoli, Elena Biagini, Liana Borghi,
Stefania Doglioli, Alessia Rocco, Antonella Petricone, Laura Marzi,
Roberta Rebori, Sandra Burchi, Pamela Marelli, Nicoletta Poidimani,
Elisa Coco, Monica Pietrangeli

*

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