“Fuori, vicino, attraverso”. Festa di Nazione Indiana a Pistoia

9-10 MAGGIO, Circolo Le Fornaci, Pistoia

Fuori, vicino, attraverso.

SABATO 9 MAGGIO

Ore 14.30  Inizio della Festa e presentazione del programma.

Ore 15.00 “Strani confini mobili”: traduzione & poesia

Tradotte e pubblicate per la prima volta in Italia, le opere di due tra le più influenti voci poetiche statunitensi contemporanee saranno presentate dalle rispettive traduttrici in un dialogo sull’esperienza e le sfide della traduzione: Dieci Bozze di Rachel Blau Du Plessis, trad. di Renata Morresi (Premio Nazionale per la Traduzione MIBAC 2014 e Premio Naz. Achille Marazza 2014 per la traduzione poetica) e Pastorali di John Taggart, trad. di Cristina Babino (Premio Naz. Achille Marazza 2014 per la traduzione poetica) pubblicati dall’editore Vydia.  Ne discutono Renata Morresi e Cristina Babino. Modera Francesca Matteoni.

Ore 16.10: break.

Ore 16.30 Gender & suoi derivati. Presentata da più parti del mondo cattolico (incluso la sua massima autorità) come uno spauracchio collettivo, la cosiddetta “ideologia del gender” corre sulle bocche e sulle tastiere di molti, con spot e testi a difesa dell’eteronormatività toccando picchi certamente caricaturali. L’anatomia patologica di una teoria inesistente che cela paure omofobe e visioni stereotipate della relazioni uomo-donna ci introduce, invece, ad una ricerca mobile dei concetti di identità e desiderio. Ne discutono Pina Caporaso, Renata Morresi, Daniela Brogi e Tiziana de Rogatis.

Ore 17.50: break.

Ore 18.00 Incontro su Letteratura sudamericana. Da Borges a Bolaño, passando per García Márquez, Cortázar, Neruda, Onetti, Sepulveda e molti altri: dalla mitologia al disincanto? Una storia sentimentale della letteratura ispanoamericana degli ultimi decenni (e dei suoi labirinti) attraverso le traduzioni di chi, come Ilide Carmignani, più di tutti l’ha scoperta e svelata. Ne discutono Ilide Carmignani, Roberto Gerace, Helena Janeczek.

Ore 19.30 “Fuggire per le fessure dei denti”: Incontro su Gian Giacomo Menon. Gian Giacomo Menon (Medea 1910 – Udine 2000), dal 1939 al 1968 ha insegnato storia e filosofia nel liceo classico Stellini di Udine. Ha scritto centomila poesie, ma non ha pubblicato quasi niente. Individualista, solipsista, pragmatico, strenuo sostenitore della isostenia dei logoi, indicava così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura. Dal 1957 Menon abbandona ogni forma di vita mondana per una «decisione di assenza» che perseguirà con determinazione trascorrendo oltre metà della vita ‘nascosto’ in casa «a consumare un’amara invenzione», evitando ogni contatto pubblico escluso l’insegnamento. Tra il 1970 e il 2012 dieci compositori hanno scritto musiche ispirandosi ai suoi versi. Un canzoniere d’amore di Menon è stato pubblicato da Aragno nel 2013, nel volume Poesie inedite 1968-1969. Ne parlano Cesare Sartori e Giacomo Trinci.

Ore 22.00 a cura di Lorenzo Dechlich

#Tessuto
Immagini e visioni di una ragazza in cerca di sua madre in un paese straniero compongono uno spettacolo basato sull’interazione fra recitazione, disegno dal vivo e musica live. I tre aspetti sono a tal punto compenetrati che non possono sussistere l’uno senza l’altro e creano un equilibrio sottile che attraversa l’azione teatrale, l’improvvisazione e la performance visuale. Con #Tessuto, opera di regia collettiva, frutto dell’incontro di persone dedite ad attività artistiche diverse e con background differenti, la compagnia Cascina Barà ha girato l’Italia e il Brasile (stato di S. Paolo) negli ultimi due anni.

DOMENICA 10 MAGGIO

Ore 11.00 Presentazione dell’ebook su Charlie Hebdo. Ne discutono Ornella Tajani e Giorgio Mascitelli.

Ore 12.00  “L’islam nudo: le spoglie di una civiltà nel mercato globale” di Lorenzo Declich
L’identità islamica, nel tritacarne della globalizzazione, è in via di ridefinizione. “L’islam nudo”, in equilibrio fra cronaca e divulgazione, racconta alcuni aspetti sorprendenti e inaspettati di questo processo, concentrandosi infine sul nascente “islam del mercato” i cui effetti sulla vita dei singoli credenti e delle diverse comunità musulmane sono spesso dirompenti. Le prime vittime di quella che in Europa e Nordamerica viene spesso percepita come una minacciosa invasione islamica sono infatti i musulmani stessi che, sempre più, sono pensati e gestiti dagli attori del mercato globale come muti e manipolabili “consumatori islamici”.

Ore 15.00 Le bambine nei fumetti.

Bambine dai capelli azzurri sperdute in una landa immaginaria, bambine giramondo nei luoghi e nelle vite altrui, bambine crudeli e ingenue, bambine che imparano a seguire l’anima, ovunque essa le porti, oltre  ogni convenzione e ricordando agli adulti che il reale non è il mondo dell’ordinario, ma delle varie possibilità che riusciamo a immaginare. Bambine che non temono di essere se stesse. Attraverso la fiaba, il dolore, la meraviglia ne parlano insieme Simona Binni, autrice di Amina e il Vulcano (Tunué) e Francesca Matteoni.

Ore 16.00 Incontro con Vanni Santoni  sul suo ultimo libro Muro di casseche inaugura la nuova collana “Solaris” di Laterza. Dalla quarta di copertina: Perché sognare un quarto d’ora di celebrità se potevi prenderti dieci o venti ore al centro dell’universo? E la bellezza. Potevamo creare ovunque la bellezza: in ogni angolaccio, sotto a ogni cavalcavia, poteva sgorgare una fonte di meraviglia. Ogni periferia, ogni cittadina di provincia senza più guizzi poteva tornare a splendere e ribollire per una notte. E non parlo solo dei posti dove andavamo: il fatto che andassimo in alcuni faceva sì che tutti, in potenza, custodissero la bellezza. Quindi, la speranza. Ne discutono l’autore e Roberto Gerace.

Ore 17.00 Cinema e Videoclip. In collaborazione con Presente Italiano.

Nel 1979 il mondo fu solcato da una profezia. “La tv”, diceva una canzone, avrebbe ucciso le “star della radio”. Ma tutto questo non accadde. Nel 1981, il videoclip di Video kill the radio star inaugurò la programmazione di MTV e rilanciò in modo decisivo la hit dei Buggles. Era la dimostrazione perfetta che la tv, e l’innumerevole proliferazione di video che sarebbe seguita, non avrebbe distrutto il paesaggio musicale, ma lo avrebbe profondamente trasformato. Molta della musica che ascoltiamo oggi proviene da quella mutazione. E i video, conquistando parte della rete e delle piattaforme digitali, sono diventati qualcosa di più di un semplice strumento di marketing. Smarcatisi molto presto dalla funzione accessoria di lanciare i singoli o promuovere l’immagine delle celebrità musicali, i video non solo sono diventati il banco di prova di registi che si sarebbero affermati nelle sale cinematografiche, ma hanno assunto lo statuto di opera d’arte. Per loro natura fulminei, ellittici, surreali, paradossali, sperimentali, abbracciando quasi tutte le strategie della narrazione e della messa in scena, i video sono ascrivibili alla categoria dei “pensieri in movimento”. Con Luca Pacilio autore di Il videoclip nell’era di youtube (Bietti), Giulio Sangiorgio (Film Tv) e Giuseppe Zucco. Introduce Michele Galardini.

Ore 18.00 break.

Ore 18.15 Settant’anni di Resistenza. Raccontare la Resistenza

Chi racconta, a 70 anni dalla Liberazione dell’Italia, la Resistenza partigiana come la racconta? E com’è stata raccontata nel passato? La domanda tocca trasversalmente sia le narrazioni documentaristiche che quelle finzionali, la letteratura e la storiografia, insomma tutto ciò che contribuisce a formare l’immaginario e la memoria collettiva. Ne discutono Stefano Bartolini, storico dell’Istituto Nazionale della Resistenza di Pistoia, Federico Bertoni, ordinario di Critica Letteraria dell’Università di Bologna e Helena Janeczek, scrittrice.

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