Le vie infinite dei rifiuti
Sabato, 5 maggio 2007 ore 17,30 ilmediano.it, col patrocinio del Comune di Marigliano, presenta il libro di Alessandro Iacuelli “Le vie infinite dei rifiuti”, Lulu Press 2007. E’ un’inchiesta giornalistica che ricostruisce il viaggio e lo smaltimento dei materiali tossici verso la Campania e le motivazioni concrete dell’ormai cronica “emergenza rifiuti” della regione. Programma e invito (pdf)
Centro polivalente “Ex Chalet delle Magnolie”, Piazza Roma, Marigliano (NA) (mappa)
Su questo argomento in Nazione Indiana leggi anche La discarica della salute e Chi respira muore di Alessandro Iacuelli; La terra dei fuochi a nord di Napoli; Vincenzo e la Diossina con le foto di Eduardo Castaldo.
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Grazie Jan
per questa ricordanza
che ci riguarda tutti da vicino
molto molto.
ciao
Grazie Jan e grazie a Iacuelli. Lo passerò ad un corso di “riqualificazione professionale” per responsabili ambientali di aziende che gestiscono rifiuti, che sto seguendo. Oggi parlavamo di quale sia il grado di conoscenza dei rifiuti speciali. La normativa, la pianificazione. Rispetto al totale dei rifiuti prodotti, rifiuti urbani + speciali( pericolosi e non), questi ultimi corrispondono all’80% dell’ammontare complessivo. Se ne conosce poco. Cambiano spesso codice identificativo. Tecnici, amministratori senza mezzi di controllo di frote ad un mercato enorme (i costi di smaltimento variano dagli 80 ai 250€/tonnellata secondo gli inquinanti contenuti).
E’ come essere di fronte a due Italie. Una si preoccupa se dal camino del termoutilizzatore escano diossine (quella che ha scelto la via legalizzata). L’altra è occupata nella sopravvivenza a tumori causati direttamente dai rifiuti di varia natura bruciati all’aria aperta o in discariche abusive, ma conosciute da tutti.
ASSURDO!!!!
“le via infinite dei rifiuti” va bene come titolo anche a questioni come quella che sta sollevando il Crise.
c’è un racconto spietato di federico teodori.
leggetelo se vi va!!!!!
ciao
Lì per lì – influenzato dalle quattro interviste agli editor di Giorgio Vasta – ho pensato allo smaltimento delle tonnellate di manoscritti in giacenza presso le varie case editrici…
Per Maria Luisa: purtroppo, nella seconda Italia che citi, siamo pochi, molto pochi. E’ più “salutare”, e “sicuro”, stare nella prima Italia.