Siamo sempre stati separati. Quinto quadro: La fatica
di Sarah Kéryna
traduzione di Andrea Raos
– La mattina, quando ti svegli ti senti in forma e tutto?
– Oh no, no.
Non sono mai stata in forma al mattino, allora adesso figurati.
Insomma, mi alzo, bene o male.
Poi mi lavo.
Mi lavo ancora da sola.
Sì. Finché posso.
Poi, a volte, sono nuda di fronte al lavandino.
E poi l’infermiera, viene col guanto e il sapone,
e poi mi sfrega la schiena.
Poi, la lascio fare.
Mi dico che almeno questa è fatta.
Mi pesa fare tutto. È dura, eh?!
È dura che tutto ti pesi.
Non sono handicappata, no, ma come dirti.
Non sono handicappata, ma non sto bene.
Le cose che faccio, è quasi sempre sforzandomi.
Non ne faccio tante, ma il poco che faccio, è un po’ dura.
– Ma non è sempre stata dura di dover fare le cose, anche prima?
– Oh sì prima, è stata dura a un certo momento, poi le facevo lo stesso.
– Perché bisogna?
– Perché bisogna.
– Non si può farne a meno.
– Tutta la vita è stata così, per me.
Tutta la vita! Mai avuto una buona salute.
Quando si ha poca salute, i bambini, cosa vuoi fare? Devi costringerli. “Spingi, spingi Alice! Spingi.”
Dicevo: “Mi resta ancora questo da fare, e poi questo, e poi ho finito.”
Era da fare.
– Certo, chi l’avrebbe fatto se no?
– Non Lucien, eh!
Le ragazze, quando hanno avuto dodici-tredici anni, mi hanno aiutato a fare i mestieri.
Perché non si poteva mica vivere nella polvere.
– Eravate in tanti?
– Eravamo in sette.
Sette a tavola.
che bello sentire queste storie….
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Mi viene in mente la Rina…
[…] 1. Primo quadro: Mio papà, la guerra del 14, i balli, i libri 2. Secondo quadro: Nella stanza della signora anziana: Il Sud 3. Terzo quadro: Rebecca 4. Quarto quadro: Gli uomini 5. Quinto quadro: La fatica 6. Sesto quadro: Campoformio 7. Settimo quadro: (dopo pranzo) Il Fronte Popolare 8. Ottavo quadro: Le donne 9. Nono quadro: Carmen, le carte 10. Decimo quadro: Roques-Hautes […]